Mons. Ermenegildo dott. Fusaro è Nato a Marcon (Venezia) nel 1914, dal 1926 al 1931 fu allievo del Collegio Salesiano Astori di Mogliano Veneto.
Iscrittosi ai Cavanis di Venezia per frequentare il liceo, entrò successivamente in seminario e fu ordinato presbitero dal Patriarca card. Piazza , nel 1938.
Dopo quattro anni di servizio ministeriale a Chirignago, dal 1938 al 1943, fu nominato vicario della chiesa di San Samuele a Venezia, per undici anni. Nel frattempo frequentava l'Università degli Studi di Padova e, nel 1946, si laureò in lettere. Si dedicò all'insegnamento e alla cura di diverse associazioni cattoliche. Dal 1953 svolse il ministero di cappellano della Scuola Grande di San Rocco e rettore della chiesa omonima, curandone la devozione con dedizione encomiabile.
Uomo di cultura, Giornalista, Sacerdote Zelante, Predicatore Efficace, Pubblicista, Scrittore di numerosi libri di carattere ascetico,apologetico e pastorale con l'intento di dare un messaggio spirituale e di cultura necessario nel periodo di tempo che stiamo vivendo. Gli fu assegnato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il "Premio Bontà" nell'anno 1968 e il "Premio Nazionale di Cultura" nell'anno 1969, inoltre gli fu conferita l'onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica per aver scritto il libro "Meraviglie di Animali e Orrori di Uomini".
Predicatore forbito e caloroso, visse un momento di grande passione nella “peregrinatio Mariae” (Madonna Pellegrina)del 1949: devotissimo della Santa Madre di Gesù, la predicò con entusiasmo a tutta la diocesi. L'aspetto, però che lo rese a molti "simpatico" e talvolta anche oggetto dell'attenzione dei mass media, fu il suo grande amore per la natura e tutte le creature viventi, in particolare i gatti, i cani e i colombi. Un innamorato della natura e di tutte le creature di Dio, che volle proteggere dalla noncuranza dell'uomo. Allo scopo fu tra i fondatori nel 1972 della "Lega Nazionale di San Francesco" per la difesa degli animali.
Una figura caratteristica, un sacerdote esemplare, innamorato del suo essere prete e delle cose belle che il Signore gli ha concesso di fare, ha servito il Signore con tutte le energie che la vita gli ha dato. Morì il 7 febbraio 2002, dopo una breve degenza in ospedale, rettore di San Rocco da quasi cinquant'anni e prete da 64 anni.